Tra le mete turistiche più famose e gettonate del mondo vi è, senza alcun dubbio, Venezia. Sin dal 1600 il capoluogo Veneto è stato una tappa fondamentale per tutti gli intellettuali, gli artisti, i musicisti e i nobili dell’aristocrazia Europea. A partire dal XVI e XVII secolo, infatti, un viaggio in Italia rappresentava un vero e proprio status symbol e Venezia, insieme a Firenze, Roma e Napoli, era una tappa obbligata di questo “Grand Tour”. Da allora la fama di Venezia è continuata a crescere tanto che oggi, in tutto il mondo, esistono delle “copie” e delle riproduzioni in scala reale di questa città così magica e speciale. Negli ultimi anni poi, grazie all’aumento dei voli low cost e alla convenienza dei trasporti via treno o macchina, il flusso turistico verso Venezia è notevolmente aumentato tanto da spingere le Amministrazioni e le Istituzioni locali a prendere dei provvedimenti per regolare e disciplinare il turismo di massa.
Perché il turismo fa bene a Venezia
È superfluo sottolineare che l’industria del turismo sia la maggiore fonte di reddito di Venezia. Il giro d’affari legato al turismo di massa di questa città è in continua crescita e la quasi maggioranza degli abitanti del posto vive proprio di turismo. Durante l’anno Venezia ospita numerose manifestazioni di rilevanza internazionale come il celebre Carnevale, il Festival del Cinema, la Vogalonga e la Biennale d’arte solo per citarne alcuni. A ciò si aggiunge lo storico Casinò, da sempre una delle attrazioni più rinomate della città, o la prestigiosa Università Ca’ Foscari che ospita regolarmente importanti congressi che attraggono centinaia di studiosi e di ricercatori. Ciò fa sì che Venezia viva un’alta stagione perenne, con un flusso turistico sempre costante che ha fatto crescere il numero di bar, ristoranti, hotel, bed & breakfast e affittacamere e, al contempo, ne ha fatto salire i prezzi. Il turista è visto dai Veneziani come un’importante risorsa ma, al contempo, è percepito anche come un elemento di disagio che condiziona la propria vita quotidiana.
Perché il turismo sta distruggendo Venezia
Come in ogni cosa, anche il turismo ha il suo rovescio della medaglia e i Veneziani lo sanno molto bene. Il flusso turistico di massa rende spesso invivibile la città per i suoi abitanti poiché crea un sovraffollamento continuo ed ininterrotto dei servizi pubblici, delle strade, dei ristoranti, dei bar e dei luoghi d’interesse. Risulta inoltre difficile mantenere una pulizia e un decoro della città quando questa viene letteralmente invasa da centinaia di turisti ogni giorno. Ciò a portato molti locali ad abbandonare Venezia preferendo città limitrofe come Mestre che risultano molto più vivibili e a misura d’uomo. Le Istituzioni locali, consce del crescente disagio della popolazione, hanno cercato di adottare dei sistemi per limitare l’ingresso in città e il cosiddetto “turismo mordi e fuggi”, ossia quello di una sola giornata, attraverso l’istituzione di tasse di sbarco e di soggiorno. Sono aumentati anche i controlli per punire chiunque sporchi le vie pubbliche, produca rumori e schiamazzi molesti e non rispetti il decoro urbano.